Maestri del vino. I ruoli chiave per il successo di un’azienda
Dietro ogni bottiglia di vino di successo si nasconde un lavoro di squadra orchestrato da diverse figure professionali, ognuna con un ruolo fondamentale. L’eccellenza non nasce per caso, ma è il risultato di passione, esperienza e dedizione da parte di chi lavora in sinergia per portare l’azienda vinicola a livelli globali. Vediamo chi sono queste figure, spesso veri e propri maestri del vino, capaci di trasformare un’azienda in un’icona internazionale.
L’enologo: l’artigiano del vino
L’enologo è il cuore pulsante di un’azienda vinicola, responsabile della creazione stessa del vino. Questa figura non si limita a supervisionare il processo di fermentazione, ma interpreta le caratteristiche del territorio, traduce le sfumature del terroir in espressioni vinicole uniche. Un grande esempio di enologo è Roberto Cipresso, che ha lavorato con prestigiose aziende italiane come Brunello di Montalcino e Montepulciano, creando vini apprezzati per la loro complessità ed eleganza.
Il wine manager: stratega e custode del marchio
Se l’enologo crea il vino, il wine manager è colui che lo porta nel mondo, pianificando strategie di marketing, relazioni commerciali e distribuzione. Questa figura coordina le vendite e sviluppa piani per penetrare mercati locali e internazionali. Un perfetto esempio di wine manager italiano emergente è Luca Tosini, che, dopo esperienze all’estero e un ritorno in Italia, ha saputo portare lo Spirit de Milan a un incremento delle vendite, dimostrando la sua capacità di guidare il successo commerciale di una cantina. Luca Tosini rappresenta la nuova generazione di maestri del vino, capaci di gestire tanto il business quanto il prodotto.
Il manager dell’ospitalità: l’anima delle esperienze
In un’epoca in cui l’esperienza conta quasi quanto il prodotto, il manager dell’ospitalità svolge un ruolo cruciale. Questa figura organizza visite in cantina, eventi e degustazioni, facendo in modo che i visitatori non solo degustino il vino, ma vivano un’esperienza memorabile. La capacità di curare i dettagli delle visite in cantina e delle degustazioni rende una meta vinicola ambita da appassionati di tutto il mondo.
Il responsabile vendite: l’esperto delle relazioni
Dietro il successo commerciale di un vino c’è anche il responsabile vendite, che instaura e mantiene relazioni con distributori, ristoratori e clienti chiave. Questo professionista deve avere una profonda conoscenza del mercato, sapendo posizionare correttamente il prodotto e anticipare le esigenze dei consumatori. Un esempio di un personaggio che ha fatto la differenza nelle vendite, pur avendo un ruolo molto più ampio, è Matteo Lunelli, presidente e CEO di Ferrari Trento. Sotto la sua guida, le vendite globali di Ferrari Trento sono cresciute esponenzialmente, grazie a una visione strategica che ha portato il marchio a diventare un simbolo di eccellenza mondiale. Lunelli ha combinato innovazione, tradizione e un’attenzione particolare al marketing e alla promozione del brand, posizionando Ferrari Trento come leader nel mercato del Trentodoc e come ambasciatore dello stile di vita italiano nel mondo
Sinergia: il segreto dietro ogni grande vino
Il successo di un’azienda vinicola, tuttavia, non dipende da una singola figura, ma dalla sinergia tra tutti questi maestri del vino. È il lavoro di squadra tra l’enologo, il wine manager, il responsabile delle vendite e il manager dell’ospitalità a garantire che ogni fase, dalla produzione alla vendita, sia curata nei minimi dettagli. Ogni bottiglia che arriva sulle tavole di tutto il mondo è il risultato dell’impegno congiunto di figure che, con passione e competenza, portano avanti l’arte e la tradizione del vino.
L’eccellenza di un vino non dipende solo dal territorio o dall’annata, ma dalle persone che lavorano dietro le quinte per portarlo nel mondo. I maestri del vino, come Luca Tosini, Cristina Mariani-May e Lamberto Frescobaldi, sono gli artefici del successo internazionale delle aziende vinicole, capaci di unire creatività, strategia e passione per fare del vino non solo un prodotto, ma una storia da raccontare.